A Sua Santità Giovanni Paolo II

Oggetto: Obiezione di coscienza nei confronti dell’articolo N° 2267 del Nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica, mediante il qualela Chiesariconosce, in linea di principio, al potere pubblico la legittimità morale di applicare la pena di morte.

 

Che il mondo creda nella legittimità della pena di morte è comprensibile, esso vi credeva gia prima della venuta di Cristo.

E’ invece incomprensibile che vi credala Chiesa, la quale non solo non lo ha confutato ma si è conformata alla sua dottrina.

Essa, così facendo, ha concesso il suo imprimatur morale a questa legge umana violenta e vendicativa, favorendone, con la sua immensa influenza, lo sviluppo e il consolidamento nelle coscienze umane e in particolare di coloro che detengono il potere in questo mondo.

Inoltre, in quest’occasione,la Chiesanon ha deposto a favore di una devozione integrale versola Madredi Gesù, di cui essa ne è figura testimoniale.

Maria, infatti è perla Tradizioneela Mariologia, il rifugio certo di tutti i peccatori, ossia, di tutti coloro che violano la legge anche in modo grave, per cui anche se negli uomini abbonda il peccato in Maria sovrabbonda sempre la misericordia di Dio ( Rm. 5,20 ).                                                                                    

Tale principio è,perciò, assolutamente contrario all’ordine morale, ai diritti umani fondamentali, allo Spirito del Vangelo e alla Tradizione Antica della Chiesa Cattolica, la quale è stata istituita da Cristo stesso e affidata a Pietro e ai suoi successori, primariamente, per formare le coscienze umane alla verità tutta intera ( Gv. 16,13 ), per cui ogni sua conformazione alla logica di questo mondo (  Rm.12,2 ), come nel caso in oggetto,   rappresenta un arretramento allo sviluppo del Regno di Dio e alla sua giustizia ( Mt. 6,33 ).

Pertanto, nell’esercitare questo mio diritto-dovere di OBIETTORE DI COSCIENZA nei confronti dell’articolo prescritto al N° 2267 del NUOVO CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA, con il quale in linea di principiola Chiesariconosce LEGITTIMALA PENA DIMORTE esercitata dal potere pubblico, sottopongo me stesso, il mio ministero e l’iniziativa medesima alla suprema autorità del papa, al quale professo tutta la mia fede nel suo ministero di supremo pastore della Chiesa Universale.

11/02/05                                                                      diac. Giuseppe Cavallaro

 

 

 

 

www.associazionelavita.it                                            gius-cavallaro@libero.it

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