Tutti invocano “I diritti umani” in nome della “Giustizia”, essa però è veramente giusta e, quindi, anche i diritti invocati lo sono, solo quando, riconoscendone l’intima relazione, ordina e subordina tutti i diritti umani al diritto fondamentale della la vita umana. Anche la “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”, codice etico di importanza universale, che sancisce i diritti spettanti alla persona affinché la sua vita sia sempre più umana e rispettata inizia, appunto, con il riconoscimento del diritto fondamentale alla vita (art.3) ed enuclea, poi, tutti gli altri diritti ad essa ordinati. Pertanto, i diritti non ordinati al vero bene e alla longevità della vita umana o non contemplati dalla “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”, non possono entrare nella sfera dei diritti umani, ma in quella dei desideri. Quindi, per salvaguardare il senso, il valore e l’efficacia dei diritti, che hanno un legame vitale con il diritto fondamentale della vita umana, è necessario che vengano distinti dai desideri che hanno tutt’altra natura poiché: “Quando ogni desiderio può essere convertito in un diritto garantito niente mantiene la dignità di diritto” (Costas Douzinas). Se il principio di relazione, che lega il diritto fondamentale alla vita umana con i diritti ad essa ordinati, ha ispirato l’etica della “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”, quanto più questo principio che è stato fondato da Cristo: “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi” (Mt 25,35-36) deve ispirare la morale e, quindi, i rapporti fra le persone? E nel contempo ammonire poiché: “I desideri della carne portano alla morte, mentre i desideri dello spirito portano alla vita e alla pace. Infatti i desideri della carne sono in rivolta contro Dio perché non si sottomettono alla sua legge e neanche lo potrebbero. Quelli che vivono secondo la carne non possono piacere a Dio” (Rm 8,5-8). Comprenda chi vuole comprendere perché il futuro dell’Umanità dipende dal rispetto che le persone sapranno riconoscere alla dignità della vita umana essendo la quale, a motivo dell’incarnazione di Cristo e della sua morte e resurrezione, divina e immortale
31 Maggio 2016 diac. Giuseppe Cavallaro